collana blu

il pastore elettrico
diretta da Barbara Anceschi, Andrea Cortellessa, Daniele Giglioli, Paolo Zublena

 
Tommaso Pomilio
Il rovescio di un minuto
2023, pp. 266
Prezzo di copertina:23,00 €
Scontato web:19,55 €
iva assolta dall'editore


Obliqui tagli nel continuum, intersezioni o inversioni di piani ottici e blocchi temporali, dilatazioni/contrazioni (del significare, diegetico oppure ritmico), smontaggi e rimontaggi nella filigrana del discorso, dissezioni, interferenze, concreti onirismi, sfalsamenti prospettici, alchimie verbali d’un divenire altro o sia oltre la lingua.
Sono solo alcuni dei modi in cui il linguaggio letterario (e, specialmente, poetico) nella modernità avanzata ha introiettato il solco dell’immagine-movimento, incorporandone l’ombra-luce, moltiplicandone e rovesciandone i tempi, le angolazioni, le messe a fuoco, gli spettri, rendendosi, attraverso il cinema, im/pura (espansiva) scrittura visuale: scrittura del movimento, e del suo magnetico dilatarsi.  
Da Zavattini a Zanzotto (e attraverso un caleidoscopio di sguardi fra cui quelli di Fenoglio, Landolfi, Malerba, Bene, i novissimi), questo libro prova a stringere il vario focus d’un possibile (chimerico e più vero) cinema verbale, nell’animarsi e sfogliarsi dei suoi sovrapposti schermi.
 
Tommaso Pomilio, contemporaneista presso l’Università La Sapienza, è autore di studi relativi alla tradizione del nuovo nella letteratura italiana, dalla linea del Modernismo fino alle postavanguardie, non di rado in prospettive intermediali. Fra le monografie: Asimmetrie del due. Di alcuni motivi scapigliati (2002), Dentro il quadrante. Forme di visione nel tempo del Neorealismo (2012), Cinema come poesia. Capitoli sui bordi di un’immagine (2010). Parte considerevole della sua produzione saggistica e critico-militante (nonché, e primariamente, creativa) è condotta nell’identità pseudonimica di Tommaso Ottonieri: vedasi almeno l’opus saggistico La Plastica della Lingua (2000).
 
 

 
Daniele Giglioli
Tema
Prezzo di copertina:18,00 €
Scontato web:15,30 €
iva assolta dall'editore


Questo volume è un antidoto all'erudizione inerte,
alla rovinosa regressione al contenutismo più rozzo,
che caratterizza tanta parte della critica e dello studio
della letteratura di questo ultimo periodo.
Rifugge dall'identificare il tema con il contenuto, ma
lo connette strettamente agli altri fattori della
comunicazione letteraria, alla problematica nozione
di autore, allo studio attualmente quasi in disuso dei
procedimenti formali, alle promesse e alle insidie
dell'interpretazione.
E – come dice l'autore – esercita nell'analisi "quel
minimo di 'delicatezza nell'afferrare' (l'espressione è
di Nietzsche) che è necessaria quando si maneggia
un giocattolo tanto pericoloso".
 
Daniele Giglioli insegna Letterature comparate all'Università di
Trento. Ha pubblicato Il pedagogo e il libertino (2002), Senza
trauma (2011), Critica della vittima (2014), Stato di minorità (2015),
All'ordine del giorno è il terrore (2018, prima edizione 2007),
Fiction (2021). Collabora con il Corriere della Sera.
 

 
Giacomo Tinelli
L'io di carta
Prezzo di copertina:23,00 €
Scontato web:19,55 €
iva assolta dall'editore


Autofiction, autobiografia, fascinazione/alienazione
del soggetto, vita menzognera dell’io.
Nella letteratura contemporanea si è osservata una
progressiva, crescente diffusione della narrazione in
prima persona. Ma per l’io è sostanzialmente impossibile
costruire una sincerità che sia anche verità; è impossibile
confessare e allo stesso tempo pretendere di essere
sincero. Più si proclama indipendente, più l’io ha la
necessità di creare simulacri immaginari della realtà cui
appoggiarsi, i quali tuttavia modifica a piacimento.
Per definire la questione dell’io e chiarirne il portato,
l’autore prende in considerazione alcune opere di due
grandi scrittori del presente: Walter Siti ed Emmanuel
Carrère. Entrambi gli autori si servono di una prima
persona caratterizzata da un atteggiamento psichico
perverso, spesso aderente e conformista rispetto
all’ideologia contemporanea.
In questi casi prende consistenza la distanza tra
autofiction e autobiografia: se la prima espone le
finzioni che l’io produce, la seconda tenta al contrario
di ridurle al minimo.
 
 
Giacomo Tinelli si occupa della rappresentazione del sé nella
cultura contemporanea, in particolare nella letteratura. Sul tema
ha scritto in diverse riviste come “Between” e “il verri”. Ha
pubblicato articoli e saggi sull’opera di Pasolini e Giorgio Falco
tra cui il recente La Gemella H: ideologia e materialismo nel
romanzo familiare, in “Non poteva staccarsene senza lacerarsi”.
Per una genealogia del romanzo familiare italiano, a cura di
F. Gobbo, I. Muoio, G. Scarfone, Pisa University Press, Pisa 2020.
Ora scrive su Alias e Il manifesto.
 

 
Andrea Pitozzi
conceptual writing
Prezzo di copertina:23,00 €
Scontato web:19,55 €
iva assolta dall'editore


Reframing, Uncreativity, Unoriginality sono alcune delle modalità compositive che caratterizzano la conceptual writing, un movimento di poeti, artisti e scrittori sperimentali attivi in particolare nel mondo anglosassone, e in grado di dialogare con sistemi solo apparentemente lontani da quello più strettamente letterario.
Anziché proporre delle definizioni, questo libro segue l’andamento dei fenomeni associati alla scrittura concettuale contemporanea e alle sue interazioni con altri modelli espressivi: dai debiti verso le sperimentazioni della scrittura di ricerca e della poesia concreta fino alle relazioni con l’arte concettuale della seconda metà del Novecento.
Cinque conversazioni con alcuni tra i principali protagonisti e teorici della conceptual writing, Kenneth Goldsmith, Craig Dworkin, Nick Thurston, Christian Bök, Derek Beaulieu chiudono il volume affrontando la sfida lanciata dalle diverse logiche che regolano il sistema di testualità diffuso oggi attraverso i social networks e dalle nuove forme mediali.

Andrea Pitozzi, dottore in “Teoria e analisi del testo” all’Università degli Studi di Bergamo, studia la letteratura contemporanea in una prospettiva comparata, soprattutto nelle sue relazioni con le arti visive e con la filosofia, e si occupa da tempo di conceptual writing. Sul tema ha scritto in diverse riviste nazionali e internazionali come “il verri”, “Poli-Femo”, “Tête-à-tête”. Ha anche pubblicato articoli e saggi sull’opera di Don DeLillo, Paul Auster e Maurice Blanchot, tra cui il recente Tradurre un’aria. La poesia “francese” di Paul Auster, in S. Rosso e M. Dossena, Mondi e modi della traduzione (2018).
 

 
Gian Luca Picconi e Erminio Risso (a cura di)
Edoardo Sanguineti e il gioco paziente della critica
Prezzo di copertina:23,00 €
Scontato web:19,55 €
iva assolta dall'editore


Pubblichiamo qui una serie di scritti critici di Edoardo Sanguineti apparsi su varie testate dal 1948 fino al 1965 e mai più riproposti in altra sede. Si trovano le primissime recensioni a libri e film di un Sanguineti neppure ventenne pubblicate su riviste come “Sempre Avanti!”, “Numero” e “il verri”, che si arricchiscono di contributi più tardi dedicati da Sanguineti a Foscolo, Kafka, Landolfi, all’estetica di Tolstoj, alle traduzioni dallo spagnolo di Ungaretti. Tra queste carte disperse e ora ritrovate si legge anche una breve ma fondamentale recensione a Come si agisce di Nanni Balestrini uscita su “marcatré” nel 1963 oltre al resoconto dello storico incontro del gruppo 63 a Palermo, pubblicato anonimo e ora qui attribuito a Sanguineti in modo inequivocabile dai curatori Gian Luca Picconi e Erminio Risso. Il volume si conclude con una serie di saggi critici di Surdich, Rodda, Morando, Lorenzini, Zublena e Ottonieri che si confrontano con la figura di Sanguineti storico della letteratura a partire proprio dal materiale bibliografico qui riproposto.

 

 
Alessandro Giammei
Nell'officina del nonsense di Toti Scialoja
Topi, toponimi, tropi, cronotopi
Prezzo di copertina:23,00 €
Scontato web:19,55 €
iva assolta dall'editore


II viaggio sulle tracce del “senso perso” è pieno di passioni e di sorprese. Quella che può sembrare una peculiare indagine su un fenomeno eccezionale della letteratura diventa in realtà una immersione a tutto campo nella complicata vicenda culturale artistica e letteraria del Novecento di cui Toti Scialoja fu protagonista come pittore, scenografo, saggista e poeta. Notevole l’indagine sulla formazione dei disegni che Scialoja accompagnava ai suoi versi.

Alessandro Giammei (1988) è nato a Roma, dove si è laureato. Perfezionando in letteratura italiana alla Scuola Normale, è stato Visiting Scholar alla New York University. Oltre a vari articoli su poeti del secondo Novecento, ha scritto di Saba e della ricezione visuale di Ariosto nella contemporaneità.
 

 
Aldo Tagliaferri
Dentro e oltre i labirinti di Emilio Villa
con 12 Labirinti di Emilio Villa
Prezzo di copertina:10,00 €
Scontato web:8,50 €
iva assolta dall'editore


Nel condotto dell’orecchio, audacemente imparentato con il mitologema, Villa intravedeva, non senza inquietudine, «un a­bisso grande come il pozzo in campagna, come certi strapiombi del sogno». Il rapido enunciato col quale l’autore evidenziava subito la rilevanza dell’accostamento tra i recessi dell’orecchio e un abisso metaforico fissa i due versanti del percorso che il poe­ta seguirà nei decenni successivi, quando tenterà di avvicinarsi alla natura più intima del mitologema.

Aldo Tagliaferri (Milano 1931) ha studiato letterature comparate negli Stati Uniti con una Harkness Fellowship. Ha pubblicato testi dedicati all’opera di Samuel Beckett, Ezra Pound ed Emilio Villa (del quale ha scritto la biografia, Il clandestino, Roma 2004). È anche autore di vari saggi sulle arti africane.
 
 
 

 
Paolo Zublena
Giorgio Caproni. La lingua, la morte
Prezzo di copertina:18,00 €
Scontato web:15,30 €
iva assolta dall'editore


Ha vinto il premio Moretti 2013!!!

Il volume oscilla tra i due poli dell’analisi linguistico-stilista e di quella tematica (la morte è un macrotema attorno al quale ruotano quelli – decisivi e qui presi in esame – della perdita, della mancanza, del male). D’altra parte, le due linee si incrociano pressoché in ciascun capitolo (sia in quelli dedicati a problemi più generali, come il graduale paesaggio dal lutto alla meditatio mortis o il rapporto con la filosofia, sia in quelli che si soffermano su questioni più circoscritte, come la referenza opaca di anaforici e deittici, l’influenza di Genet o la lettura di un singolo testo – Res amissa), dal momento che in Caproni i mezzi formali sonocostantemente al servizio della rappresentazione dei temi-chiave. La lingua è quindi il mezzo che consente di mettere in forma l’irrappresentabile per eccellenza, la morte. Ma lo fa solo attraverso i suoi interstizi, i suoi vuoti, il suo venire meno a un pieno regime di significazione diurna, di determinazione dei contenuti informativi: attraverso il suo negativo, appunto.

Paolo Zublena (Genova, 1973) insegna Linguistica italiana all’Università di Milano-Bicocca. Si è occupato di stilistica e di analisi linguistica dei testi letterari (sintassi della prosa cinquecentesca, Leopardi, narrativa e poesia contemporanee, canzone d’autore), di antologizzazione della poesia più recente, di teoria della letteratura, di critica tematica (lutto, casa, rappresentazione del quotidiano). Fa parte del comitato di redazione del “verri” e collabora ad “Alfabeta2”).
 


il verri
Area personale
icon-facebook
Editore
edizioni del verri
il verri
via Paolo Sarpi 9
20154 Milano
P.I. 07859040961
Direzione
via Paolo Sarpi 9
20154 Milano
telefono:
02.315741
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Diritti riservati
edizioni del verri
il verri
numero del repertorio ROC 22830

il verri Area personale
icon-facebook
Editore
edizioni del verri
via Paolo Sarpi 9
20154 Milano
telefono: 338.7335351
P.IVA 07859040961
codice destinatario: KRRH6B9
 
Distribuzione Messaggerielibri
 
Direzione
il verri
via Paolo Sarpi 9
20154 Milano
telefono:
02.315741
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Diritti riservati
edizioni del verri
il verri
numero repertorio ROC 22830
 
 
web designer
Davide Bianchi