Vilma Costantini

Un colloquio impossibile

2013, pp. 130

Certo, se gli avessi inviato anche la seconda lettera, nella quale lo mettevo in guardia dal pericolo contenuto nella prima, A. probabilmente si sarebbe subito tirato indietro e non mi avrebbe mai risposto. Ma non l’ho fatto. Volevo che il gioco, una volta messo in moto, proseguisse senza altri interventi, senza incontrare ostacoli. Sapevo che doveva succedere: la mia era una mossa consapevole, quando gli ho scritto che volevo aprirgli una prospettiva del tutto sconosciuta, indicandogli una sorta di passaggio segreto per raggiungere un diverso grado di conoscenza. Ma ora è cambiato tutto: al punto in cui siamo giunti, non ho più interesse ad andare avanti. Non perché il gioco mi sia venuto a noia, ma piuttosto per una manovra inaspettata da parte dell’altro giocatore. Vilma Costantini, poetessa, giornalista, sinologa, ha compiuto studi di orientalistica presso l’Università La Sapienza di Roma. Ha svolto un’intensa attività di traduzione sia dal cinese classico che dal cinese moderno, con particolare attenzione alla poesia. Numerose traduzioni di poe¬ti cinesi contemporanei sono state pubblicate su riviste co¬me “Alfa-beta”, “il verri”, “Ritmica”, ecc. Ha tradotto inoltre romanzi e poesie dal russo e dal polacco. Iscritta all’Ordine dei Giornalisti dal 1982, ha collaborato con i maggiori quotidiani, tra cui “La Re¬pubblica”, dal 1985 al 1992. Certo, se gli avessi inviato anche la seconda lettera, nella quale lo mettevo in guardia dal pericolo contenuto nella prima, A. probabilmente si sarebbe subito tirato indietro e non mi avrebbe mai risposto. Ma non l’ho fatto. Volevo che il gioco, una volta messo in moto, proseguisse senza altri interventi, senza incontrare ostacoli. Sapevo che doveva succedere: la mia era una mossa consapevole, quando gli ho scritto che volevo aprirgli una prospettiva del tutto sconosciuta, indicandogli una sorta di passaggio segreto per raggiungere un diverso grado di conoscenza. Ma ora è cambiato tutto: al punto in cui siamo giunti, non ho più interesse ad andare avanti. Non perché il gioco mi sia venuto a noia, ma piuttosto per una manovra inaspettata da parte dell’altro giocatore. Vilma Costantini, poetessa, giornalista, sinologa, ha compiuto studi di orientalistica presso l’Università La Sapienza di Roma. Ha svolto un’intensa attività di traduzione sia dal cinese classico che dal cinese moderno, con particolare attenzione alla poesia. Numerose traduzioni di poe¬ti cinesi contemporanei sono state pubblicate su riviste co¬me “Alfa-beta”, “il verri”, “Ritmica”, ecc. Ha tradotto inoltre romanzi e poesie dal russo e dal polacco. Iscritta all’Ordine dei Giornalisti dal 1982, ha collaborato con i maggiori quotidiani, tra cui “La Re¬pubblica”, dal 1985 al 1992. Certo, se gli avessi inviato anche la seconda lettera, nella quale lo mettevo in guardia dal pericolo contenuto nella prima, A. probabilmente si sarebbe subito tirato indietro e non mi avrebbe mai risposto. Ma non l’ho fatto. Volevo che il gioco, una volta messo in moto, proseguisse senza altri interventi, senza incontrare ostacoli. Sapevo che doveva succedere: la mia era una mossa consapevole, quando gli ho scritto che volevo aprirgli una prospettiva del tutto sconosciuta, indicandogli una sorta di passaggio segreto per raggiungere un diverso grado di conoscenza. Ma ora è cambiato tutto: al punto in cui siamo giunti, non ho più interesse ad andare avanti. Non perché il gioco mi sia venuto a noia, ma piuttosto per una manovra inaspettata da parte dell’altro giocatore. Vilma Costantini, poetessa, giornalista, sinologa, ha compiuto studi di orientalistica presso l’Università La Sapienza di Roma. Ha svolto un’intensa attività di traduzione sia dal cinese classico che dal cinese moderno, con particolare attenzione alla poesia. Numerose traduzioni di poe¬ti cinesi contemporanei sono state pubblicate su riviste co¬me “Alfa-beta”, “il verri”, “Ritmica”, ecc. Ha tradotto inoltre romanzi e poesie dal russo e dal polacco. Iscritta all’Ordine dei Giornalisti dal 1982, ha collaborato con i maggiori quotidiani, tra cui “La Re¬pubblica”, dal 1985 al 1992. Certo, se gli avessi inviato anche la seconda lettera, nella quale lo mettevo in guardia dal pericolo contenuto nella prima, A. probabilmente si sarebbe subito tirato indietro e non mi avrebbe mai risposto. Ma non l’ho fatto. Volevo che il gioco, una volta messo in moto, proseguisse senza altri interventi, senza incontrare ostacoli. Sapevo che doveva succedere: la mia era una mossa consapevole, quando gli ho scritto che volevo aprirgli una prospettiva del tutto sconosciuta, indicandogli una sorta di passaggio segreto per raggiungere un diverso grado di conoscenza. Ma ora è cambiato tutto: al punto in cui siamo giunti, non ho più interesse ad andare avanti. Non perché il gioco mi sia venuto a noia, ma piuttosto per una manovra inaspettata da parte dell’altro giocatore. Vilma Costantini, poetessa, giornalista, sinologa, ha compiuto studi di orientalistica presso l’Università La Sapienza di Roma. Ha svolto un’intensa attività di traduzione sia dal cinese classico che dal cinese moderno, con particolare attenzione alla poesia. Numerose traduzioni di poe¬ti cinesi contemporanei sono state pubblicate su riviste co¬me “Alfa-beta”, “il verri”, “Ritmica”, ecc. Ha tradotto inoltre romanzi e poesie dal russo e dal polacco. Iscritta all’Ordine dei Giornalisti dal 1982, ha collaborato con i maggiori quotidiani, tra cui “La Re¬pubblica”, dal 1985 al 1992. Certo, se gli avessi inviato anche la seconda lettera, nella quale lo mettevo in guardia dal pericolo contenuto nella prima, A. probabilmente si sarebbe subito tirato indietro e non mi avrebbe mai risposto. Ma non l’ho fatto. Volevo che il gioco, una volta messo in moto, proseguisse senza altri interventi, senza incontrare ostacoli. Sapevo che doveva succedere: la mia era una mossa consapevole, quando gli ho scritto che volevo aprirgli una prospettiva del tutto sconosciuta, indicandogli una sorta di passaggio segreto per raggiungere un diverso grado di conoscenza. Ma ora è cambiato tutto: al punto in cui siamo giunti, non ho più interesse ad andare avanti. Non perché il gioco mi sia venuto a noia, ma piuttosto per una manovra inaspettata da parte dell’altro giocatore. Vilma Costantini, poetessa, giornalista, sinologa, ha compiuto studi di orientalistica presso l’Università La Sapienza di Roma. Ha svolto un’intensa attività di traduzione sia dal cinese classico che dal cinese moderno, con particolare attenzione alla poesia. Numerose traduzioni di poe¬ti cinesi contemporanei sono state pubblicate su riviste co¬me “Alfa-beta”, “il verri”, “Ritmica”, ecc. Ha tradotto inoltre romanzi e poesie dal russo e dal polacco. Iscritta all’Ordine dei Giornalisti dal 1982, ha collaborato con i maggiori quotidiani, tra cui “La Re¬pubblica”, dal 1985 al 1992.

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