Oswald Wiener

Il miglioramento della mitteleuropa, romanzo

2021, pp. 400

«Il romanzo principale dell’avanguardia viennese del dopoguerra», «il romanzo di formazione della seconda metà del secolo», «sicuramente fra le due dozzine di libri più importanti in lingua tedesca dal 1945», «un monumentale panottico... una partitura di strategie, trappole, insinuazioni sovversive... un libro barbaro... dalla costruzione vertiginosa». Canonizzato dalla critica, livre de chevet di scrittori di punta, modello permanente di opera ribelle e autonoma, il miglioramento della mitteleuropa, romanzo è un libro più celebrato che compreso. Uscito a partire dal 1965 sulla rivista "manuskripte" e poi in volume nel 1969, il miglioramento è rimasto finora sconosciuto al pubblico non germanofono per le difficoltà che presentava la sua traduzione. Autore di questo testo provocatorio e complesso era un giovane che si definiva «studente di una nuova anarchia», impiegato alla Austro Olivetti come esperto di cibernetica e già enfant terrible della cerchia di poeti sperimentali nota come "gruppo di Vienna". Nel suo “, romanzo” si avvicendano le scritture più diverse, dal montaggio al frammento filosofico, dal segmento narrativo al saggio, dalla pièce teatrale alla metafinzione scientifica, dalla scrittura automatica alla parodia di diario. Attraverso questa indeterminatezza espressiva Wiener cerca uno spiraglio di libertà mentre si interroga ostinatamente sui limiti della coscienza. Partendo da una critica radicale al linguaggio e da un confronto con Wittgenstein, il romanzo alterna spericolati tentativi di volo (straniamento, decomposizione della realtà) alla polemica «contro un mondo per lo più compiuto, armonioso, unanime, come quello che ci viene sbattuto in faccia ad ogni istante», per concludere con una clamorosa prefigurazione dell'odierna realtà virtuale. Il testo è accompagnato da un saggio del traduttore e da un ricco commento. Oswald Wiener nasce a Vienna nel 1935. Dal 1954 al 1959 si dedica alla poesia sperimentale (è il più giovane della cerchia di autori nota come “Wiener Gruppe”). Nel 1962 inizia la stesura del suo lavoro più celebre, il miglioramento della mitteleuropa, romanzo, che appare a puntate sulla rivista “manuskripte”. All’uscita dell’edizione in volume presso Rowohlt (1969), Wiener lascia l’Austria da “nemico dello stato”, trasferendosi prima a Berlino Ovest e successivamente (1986) in Canada. Dai primi anni ’70 ad oggi si interessa soprattutto di psicologia del pensiero, di intelligenza artificiale e di epistemologia. Nel 2013 torna a vivere in Austria. «Il romanzo principale dell’avanguardia viennese del dopoguerra», «il romanzo di formazione della seconda metà del secolo», «sicuramente fra le due dozzine di libri più importanti in lingua tedesca dal 1945», «un monumentale panottico... una partitura di strategie, trappole, insinuazioni sovversive... un libro barbaro... dalla costruzione vertiginosa». Canonizzato dalla critica, livre de chevet di scrittori di punta, modello permanente di opera ribelle e autonoma, il miglioramento della mitteleuropa, romanzo è un libro più celebrato che compreso. Uscito a partire dal 1965 sulla rivista "manuskripte" e poi in volume nel 1969, il miglioramento è rimasto finora sconosciuto al pubblico non germanofono per le difficoltà che presentava la sua traduzione. Autore di questo testo provocatorio e complesso era un giovane che si definiva «studente di una nuova anarchia», impiegato alla Austro Olivetti come esperto di cibernetica e già enfant terrible della cerchia di poeti sperimentali nota come "gruppo di Vienna". Nel suo “, romanzo” si avvicendano le scritture più diverse, dal montaggio al frammento filosofico, dal segmento narrativo al saggio, dalla pièce teatrale alla metafinzione scientifica, dalla scrittura automatica alla parodia di diario. Attraverso questa indeterminatezza espressiva Wiener cerca uno spiraglio di libertà mentre si interroga ostinatamente sui limiti della coscienza. Partendo da una critica radicale al linguaggio e da un confronto con Wittgenstein, il romanzo alterna spericolati tentativi di volo (straniamento, decomposizione della realtà) alla polemica «contro un mondo per lo più compiuto, armonioso, unanime, come quello che ci viene sbattuto in faccia ad ogni istante», per concludere con una clamorosa prefigurazione dell'odierna realtà virtuale. Il testo è accompagnato da un saggio del traduttore e da un ricco commento. Oswald Wiener nasce a Vienna nel 1935. Dal 1954 al 1959 si dedica alla poesia sperimentale (è il più giovane della cerchia di autori nota come “Wiener Gruppe”). Nel 1962 inizia la stesura del suo lavoro più celebre, il miglioramento della mitteleuropa, romanzo, che appare a puntate sulla rivista “manuskripte”. All’uscita dell’edizione in volume presso Rowohlt (1969), Wiener lascia l’Austria da “nemico dello stato”, trasferendosi prima a Berlino Ovest e successivamente (1986) in Canada. Dai primi anni ’70 ad oggi si interessa soprattutto di psicologia del pensiero, di intelligenza artificiale e di epistemologia. Nel 2013 torna a vivere in Austria. «Il romanzo principale dell’avanguardia viennese del dopoguerra», «il romanzo di formazione della seconda metà del secolo», «sicuramente fra le due dozzine di libri più importanti in lingua tedesca dal 1945», «un monumentale panottico... una partitura di strategie, trappole, insinuazioni sovversive... un libro barbaro... dalla costruzione vertiginosa». Canonizzato dalla critica, livre de chevet di scrittori di punta, modello permanente di opera ribelle e autonoma, il miglioramento della mitteleuropa, romanzo è un libro più celebrato che compreso. Uscito a partire dal 1965 sulla rivista "manuskripte" e poi in volume nel 1969, il miglioramento è rimasto finora sconosciuto al pubblico non germanofono per le difficoltà che presentava la sua traduzione. Autore di questo testo provocatorio e complesso era un giovane che si definiva «studente di una nuova anarchia», impiegato alla Austro Olivetti come esperto di cibernetica e già enfant terrible della cerchia di poeti sperimentali nota come "gruppo di Vienna". Nel suo “, romanzo” si avvicendano le scritture più diverse, dal montaggio al frammento filosofico, dal segmento narrativo al saggio, dalla pièce teatrale alla metafinzione scientifica, dalla scrittura automatica alla parodia di diario. Attraverso questa indeterminatezza espressiva Wiener cerca uno spiraglio di libertà mentre si interroga ostinatamente sui limiti della coscienza. Partendo da una critica radicale al linguaggio e da un confronto con Wittgenstein, il romanzo alterna spericolati tentativi di volo (straniamento, decomposizione della realtà) alla polemica «contro un mondo per lo più compiuto, armonioso, unanime, come quello che ci viene sbattuto in faccia ad ogni istante», per concludere con una clamorosa prefigurazione dell'odierna realtà virtuale. Il testo è accompagnato da un saggio del traduttore e da un ricco commento. Oswald Wiener nasce a Vienna nel 1935. Dal 1954 al 1959 si dedica alla poesia sperimentale (è il più giovane della cerchia di autori nota come “Wiener Gruppe”). Nel 1962 inizia la stesura del suo lavoro più celebre, il miglioramento della mitteleuropa, romanzo, che appare a puntate sulla rivista “manuskripte”. All’uscita dell’edizione in volume presso Rowohlt (1969), Wiener lascia l’Austria da “nemico dello stato”, trasferendosi prima a Berlino Ovest e successivamente (1986) in Canada. Dai primi anni ’70 ad oggi si interessa soprattutto di psicologia del pensiero, di intelligenza artificiale e di epistemologia. Nel 2013 torna a vivere in Austria. «Il romanzo principale dell’avanguardia viennese del dopoguerra», «il romanzo di formazione della seconda metà del secolo», «sicuramente fra le due dozzine di libri più importanti in lingua tedesca dal 1945», «un monumentale panottico... una partitura di strategie, trappole, insinuazioni sovversive... un libro barbaro... dalla costruzione vertiginosa». Canonizzato dalla critica, livre de chevet di scrittori di punta, modello permanente di opera ribelle e autonoma, il miglioramento della mitteleuropa, romanzo è un libro più celebrato che compreso. Uscito a partire dal 1965 sulla rivista "manuskripte" e poi in volume nel 1969, il miglioramento è rimasto finora sconosciuto al pubblico non germanofono per le difficoltà che presentava la sua traduzione. Autore di questo testo provocatorio e complesso era un giovane che si definiva «studente di una nuova anarchia», impiegato alla Austro Olivetti come esperto di cibernetica e già enfant terrible della cerchia di poeti sperimentali nota come "gruppo di Vienna". Nel suo “, romanzo” si avvicendano le scritture più diverse, dal montaggio al frammento filosofico, dal segmento narrativo al saggio, dalla pièce teatrale alla metafinzione scientifica, dalla scrittura automatica alla parodia di diario. Attraverso questa indeterminatezza espressiva Wiener cerca uno spiraglio di libertà mentre si interroga ostinatamente sui limiti della coscienza. Partendo da una critica radicale al linguaggio e da un confronto con Wittgenstein, il romanzo alterna spericolati tentativi di volo (straniamento, decomposizione della realtà) alla polemica «contro un mondo per lo più compiuto, armonioso, unanime, come quello che ci viene sbattuto in faccia ad ogni istante», per concludere con una clamorosa prefigurazione dell'odierna realtà virtuale. Il testo è accompagnato da un saggio del traduttore e da un ricco commento. Oswald Wiener nasce a Vienna nel 1935. Dal 1954 al 1959 si dedica alla poesia sperimentale (è il più giovane della cerchia di autori nota come “Wiener Gruppe”). Nel 1962 inizia la stesura del suo lavoro più celebre, il miglioramento della mitteleuropa, romanzo, che appare a puntate sulla rivista “manuskripte”. All’uscita dell’edizione in volume presso Rowohlt (1969), Wiener lascia l’Austria da “nemico dello stato”, trasferendosi prima a Berlino Ovest e successivamente (1986) in Canada. Dai primi anni ’70 ad oggi si interessa soprattutto di psicologia del pensiero, di intelligenza artificiale e di epistemologia. Nel 2013 torna a vivere in Austria.

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