Alle prese con un’autobiografia che oscilla tra il romanzo di formazione e l’autofiction, il sistema retorico si fa struttura narrativa e scandisce la vita del giovane protagonista nella Milano del ’68 e dei primi anni ’70. Sul modello de Il sistema periodico di Primo Levi, a ogni figura retorica (catacresi, similitudine, metafora, metonimia, ecc.) corrisponde un capitolo della storia del protagonista, alter ego dell’autore, alle prese con la rivoluzione sessuale, la musica rock, il movimento degli studenti e l’apprendistato poetico. Le prime esperienze lavorative lo vedono posare come modello all’Accademia di Brera, flirtare come supplente con le studentesse dei licei milanesi e infine lavorare come copy nelle grandi agenzie pubblicitarie di Milano. Erano gli anni settanta, dove tutti volevano essere creativi per cambiare il mondo e condividere il sogno pubblicitario, di realizzare il migliore dei mondi possibili. Michelangelo Coviello, poeta, romanziere, studioso di retorica, ha recentemente pubblicato: Deejay (romanzo, 2005), Casting (poesie, 2008), Figure retoriche e pubblicità. Ricettario per art director e copywriter (saggi, 2009), Streaming, (racconti, 2015), La primavera fa ridere i polli (prose, 2016), Working (poesie, 2017). Alle prese con un’autobiografia che oscilla tra il romanzo di formazione e l’autofiction, il sistema retorico si fa struttura narrativa e scandisce la vita del giovane protagonista nella Milano del ’68 e dei primi anni ’70. Sul modello de Il sistema periodico di Primo Levi, a ogni figura retorica (catacresi, similitudine, metafora, metonimia, ecc.) corrisponde un capitolo della storia del protagonista, alter ego dell’autore, alle prese con la rivoluzione sessuale, la musica rock, il movimento degli studenti e l’apprendistato poetico. Le prime esperienze lavorative lo vedono posare come modello all’Accademia di Brera, flirtare come supplente con le studentesse dei licei milanesi e infine lavorare come copy nelle grandi agenzie pubblicitarie di Milano. Erano gli anni settanta, dove tutti volevano essere creativi per cambiare il mondo e condividere il sogno pubblicitario, di realizzare il migliore dei mondi possibili. Michelangelo Coviello, poeta, romanziere, studioso di retorica, ha recentemente pubblicato: Deejay (romanzo, 2005), Casting (poesie, 2008), Figure retoriche e pubblicità. Ricettario per art director e copywriter (saggi, 2009), Streaming, (racconti, 2015), La primavera fa ridere i polli (prose, 2016), Working (poesie, 2017). Alle prese con un’autobiografia che oscilla tra il romanzo di formazione e l’autofiction, il sistema retorico si fa struttura narrativa e scandisce la vita del giovane protagonista nella Milano del ’68 e dei primi anni ’70. Sul modello de Il sistema periodico di Primo Levi, a ogni figura retorica (catacresi, similitudine, metafora, metonimia, ecc.) corrisponde un capitolo della storia del protagonista, alter ego dell’autore, alle prese con la rivoluzione sessuale, la musica rock, il movimento degli studenti e l’apprendistato poetico. Le prime esperienze lavorative lo vedono posare come modello all’Accademia di Brera, flirtare come supplente con le studentesse dei licei milanesi e infine lavorare come copy nelle grandi agenzie pubblicitarie di Milano. Erano gli anni settanta, dove tutti volevano essere creativi per cambiare il mondo e condividere il sogno pubblicitario, di realizzare il migliore dei mondi possibili. Michelangelo Coviello, poeta, romanziere, studioso di retorica, ha recentemente pubblicato: Deejay (romanzo, 2005), Casting (poesie, 2008), Figure retoriche e pubblicità. Ricettario per art director e copywriter (saggi, 2009), Streaming, (racconti, 2015), La primavera fa ridere i polli (prose, 2016), Working (poesie, 2017). Alle prese con un’autobiografia che oscilla tra il romanzo di formazione e l’autofiction, il sistema retorico si fa struttura narrativa e scandisce la vita del giovane protagonista nella Milano del ’68 e dei primi anni ’70. Sul modello de Il sistema periodico di Primo Levi, a ogni figura retorica (catacresi, similitudine, metafora, metonimia, ecc.) corrisponde un capitolo della storia del protagonista, alter ego dell’autore, alle prese con la rivoluzione sessuale, la musica rock, il movimento degli studenti e l’apprendistato poetico. Le prime esperienze lavorative lo vedono posare come modello all’Accademia di Brera, flirtare come supplente con le studentesse dei licei milanesi e infine lavorare come copy nelle grandi agenzie pubblicitarie di Milano. Erano gli anni settanta, dove tutti volevano essere creativi per cambiare il mondo e condividere il sogno pubblicitario, di realizzare il migliore dei mondi possibili. Michelangelo Coviello, poeta, romanziere, studioso di retorica, ha recentemente pubblicato: Deejay (romanzo, 2005), Casting (poesie, 2008), Figure retoriche e pubblicità. Ricettario per art director e copywriter (saggi, 2009), Streaming, (racconti, 2015), La primavera fa ridere i polli (prose, 2016), Working (poesie, 2017).
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