Paolo Zublena

Giorgio Caproni. La lingua, la morte

2013, pp. 182

Ha vinto il premio Moretti 2013!!!

Il volume oscilla tra i due poli dell’analisi linguistico-stilista e di quella tematica (la morte è un macrotema attorno al quale ruotano quelli – decisivi e qui presi in esame – della perdita, della mancanza, del male). D’altra parte, le due linee si incrociano pressoché in ciascun capitolo (sia in quelli dedicati a problemi più generali, come il graduale paesaggio dal lutto alla meditatio mortis o il rapporto con la filosofia, sia in quelli che si soffermano su questioni più circoscritte, come la referenza opaca di anaforici e deittici, l’influenza di Genet o la lettura di un singolo testo – Res amissa), dal momento che in Caproni i mezzi formali sonocostantemente al servizio della rappresentazione dei temi-chiave. La lingua è quindi il mezzo che consente di mettere in forma l’irrappresentabile per eccellenza, la morte. Ma lo fa solo attraverso i suoi interstizi, i suoi vuoti, il suo venire meno a un pieno regime di significazione diurna, di determinazione dei contenuti informativi: attraverso il suo negativo, appunto.

Paolo Zublena (Genova, 1973) insegna Linguistica italiana all’Università di Milano-Bicocca. Si è occupato di stilistica e di analisi linguistica dei testi letterari (sintassi della prosa cinquecentesca, Leopardi, narrativa e poesia contemporanee, canzone d’autore), di antologizzazione della poesia più recente, di teoria della letteratura, di critica tematica (lutto, casa, rappresentazione del quotidiano). Fa parte del comitato di redazione del “verri” e collabora ad “Alfabeta2”).

recensioni:

Stefano Ghidinelli su "Enthymema" 9, 2013, pp. 477-482

Joël Vaucher de la Croix su "La rassegna della letteratura italiana", genn.-giugno 2014

Fabio Zinelli su "Semicerchio" 51, 2014, pp. 123-124 

Prezzo di copertina: 18 €

Prezzo web: 15.3 €